Benvenuto in “SCELGO IO!”

Alba sul mare
Bisogna attraversare la notte per arrivare all’alba

Benvenuto in “SCELGO IO!”. Se ti incuriosisce il nome di questo sito, sappi che deriva dalla convinzione che ogni Cittadino possa “scegliere” e decidere su qualsiasi cosa che lo riguardi.

Se pensi di avere il diritto di decidere in prima persona sulle scelte che riguardano la tua esistenza e senza l’obbligo di intermediari che decidono per te, allora sei nel posto giusto. Infatti “Scelgo Io!” vuole essere un’organizzazione che consenta a tutti i suoi membri di esprimersi e decidere direttamente su ogni aspetto della sua attività.
Per saperne di più…

Presentazione di Pino Strano

Mi definisco un democratico diretto. Dal 13 luglio 1993.
Sì, era un pomeriggio caldo e avevo appena realizzato la mia prima connessione a una rete telematica amatoriale, con un modem a 1200 baud. Internet stava ancora in poche università e enti statali.
Parallelamente si diffondevano le reti amatoriali che viaggiavano su commutata (!). Fidonet, Freaknet… Lì si potevano trovare delle “aree” di discussione e chat, dove tutti potevano scrivere e leggere le cose di tutti.

Di colpo sentii che l’utopia di un sistema dove ogni singolo cittadino poteva conoscere gli affari di governo e dire la propria e proporre e decidere direttamente, era possibile, superando l’obbligo delle delega di rappresentanza.

Fu come una scossa e da quel giorno non ho più abbandonato l’idea, e oggi posso dire che tutti gli ostacoli tecnici sarebbero superabili. Rimagono gli ostacoli cognitivi, emotivi e quelli costruiti ed incrementati ad arte da coloro che detenedo il potere non vogliono affatto la democrazia.

Da quel giorno, molte riflessioni sono seguite. E diversi tentativi di realizzare una vera organizzazione democratica sotto il controllo dei membri. Chi vuole conoscere l’evoluzione del mio pensiero e della mia storia può consultare il mio blog www.pinostrano.it/blog.
Molte le ragioni per cui noi (i democratici diretti sono nel frattempo divenuti un numero anche consistente) abbiamo fallito. Ma considero questi delle tappe sul percorso, che è l’unico che abbia una probabilità di cambiare lo stato di schiavi sostanziali nel quale noi comuni cittadini viviamo.

“Scelgo Io!” nasce con il carico di esperienze realizzate da diverse persone impegnate da molto tempo su questo fronte. Il risultato non lo possiamo prevedere. Ma non abbiamo altre strade che riprovare.

Presentazione di Luciano Grandis

Quando, anni or sono, m’imbattei in questa locandina rivoluzionaria della Francia del 1793: “Qui ci si onora del titolo di Cittadino”, fui subito colpito dal verbo “onorare”.

Esso indicava un nuovo titolo nobiliare, prima inesistente: quello del Cittadino. Titolo contrapposto al Re, al Clero, ai Duchi ed ai Conti, a quelli che, allora come oggi, esercitavano il potere e lo amministravano per gli “inferiori”, il gregge, il popolo che non sa.

E allora mi accorsi che, dopo oltre due secoli, non è cambiato nulla: continuiamo a contare niente, a non poter decidere, a non poter scegliere, a non esercitare il nostro onore di “citoyen” con l’aggravante dell’illusione di poterlo fare. Eppure, quel titolo aveva, e dovrebbe ancor oggi avere, una portata enorme: consentire ai nuovi Sovrani di prendere direttamente decisioni su tutto quello che li riguarda poiché, avendolo tutti, indistintamente, garantiva l’uguaglianza e la libertà.

“Scelgo Io!” aspira proprio a questo: inserire direttamente il Cittadino nella responsabilità amministrativa; senza intermediari. Ma non solo a parole, cosa che non sarebbe per nulla nuova, ma nei fatti: a cominciare dalla struttura ed organizzazione interna dell’associazione.

“Scelgo Io!”, per come la vedo io, vuol dimostrare che la democrazia diretta non solo è auspicabile ma è fattibile. Da subito. Vuol dimostrare infine, una volta per tutte e dopo le amarissime delusioni di quest’ultimo decennio, che se non si è democratici diretti nel cuore ed all’interno della comunità, è impossibile proporlo all’esterno.

Nessun capo anzi, meglio, tutti capi, tutti “citoyen” che si onorano di esercitare, con orgoglio, la loro sovranità. Per questo mi piace.

Lista delle Candidature Dirette

Questa è una proposta di iniziativa di Legge Popolare, con lo scopo di permettere ai cittadini di costruire liste elettorali senza la obbligatoria gestione di qualche partito o gruppo politico. Di solito i candidati delle liste elettorali vengono stabiliti da questi partiti o gruppi e il normale cittadino non può contribuire a decidere chi saranno questi candidati nè tanto meno autocandidarsi.
La proposta di legge presentata qui di seguito, obbliga lo stato a farsi organizzatore di liste di candidati che sono scelti direttamente dai cittadini nelle fasi precedenti le elezioni, senza obbligo di raccogliere firme nè obbligo di avere un programma politico unico, ma lasciando ogni candidato libero di proporre il proprio programma.
Dopo la fase di presentazione delle candidature e scelta di queste, viene stilata una graduatoria che determinerà l’elenco dei candidati che si presenteranno alle elezioni con queste “Liste Dirette”.

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Introduzione nel sistema elettorale della 
” LISTA DELLE CANDIDATURE DIRETTE “
strumento politico istituzionale permanente che consenta ai Cittadini sia di candidarsi che di eleggere i propri rappresentanti direttamente e senza mediazione dei partiti.

Questo sarà possibile con l’introduzione, nel sistema elettorale, di una “Lista delle Candidature Dirette” a gestione istituzionale.

L’intento è portare nelle istituzioni la voce di tutti i Cittadini con le loro diverse posizioni e volontà politiche.
Di conseguenza la “Lista delle Candidature Dirette” avrà le seguenti caratteristiche principali:
➢ nessuna mediazione dei partiti;

➢ nessun capo politico;
➢ pluralità di programmi politici espressi dai candidati;
➢ meccanismo trasparente di assegnazione o ritiro dei consensi;

➢ applicabile ad ogni evento elettorale.

POICHÉ

➢ “… la sovranità appartiene al Popolo” e non ai partiti;
➢ “democrazia” è Governo del Popolo e non dei partiti;
➢ quella italiana è definita “democrazia parlamentare” e non democrazia dei partiti;
➢ i Cittadini Italiani non sono liberi di esercitare il diritto di elettorato attivo e passivo
al di fuori delle liste dei partiti;
➢ la Costituzione, all’articolo 49, prospetta la “possibilità” e non l’obbligo di associarsi
in partiti, non escludendo pertanto che anche Cittadini singoli possano essere
protagonisti e concorrere a determinare la politica nazionale;
➢ la democrazia rappresentativa, attualmente esercitata esclusivamente attraverso i
partiti, è in crisi profonda come dimostrano anche i dati della astensione alle elezioni;

➢ la legge elettorale, voluta come legge ordinaria, è manipolabile dalle maggioranze di turno secondo le proprie convenienze, al punto che, gli Italiani non possono neppure scegliere i propri rappresentanti in modo conforme all’art. 48 della Costituzione;
➢ esiste una discriminazione politica nei confronti dei Cittadini che hanno una opinione negativa rispetto ai partiti.


PER QUESTI MOTIVI
Presentano, ai sensi dell’art. 71 della Costituzione Italiana, la seguente Proposta di Legge di Iniziativa Popolare.

TITOLO I. – LISTA ISTITUZIONALE DELLE CANDIDATURE DIRETTE.

Art. 1.
È introdotta nel sistema elettorale la “Lista delle Candidature Dirette” (di seguito denominata “Lista Diretta”) a gestione istituzionale e pertanto svincolata da appartenenze politiche.

Art. 2.
I Candidati della “Lista Diretta” sono individuati direttamente dai Cittadini, senza la mediazione dei partiti, mediante il “Registro delle Candidature Dirette” (da qui in avanti denominato “Registro”).

Art. 3.
Le procedure relative alla “Lista Diretta” si applicano a ogni consultazione elettorale e ad ogni modalità di attribuzione dei seggi.

Art. 4.
La “Lista Diretta” è rappresentata da un unico simbolo nazionale ben riconoscibile e non partecipa a coalizioni elettorali con altri soggetti politici.

Art. 5.
In deroga alle normative previste per i partiti, la “Lista Diretta” essendo a gestione istituzionale non richiede un programma politico, né un capo politico e non necessita di firme a sostegno.

Art. 6.
I contributi alla politica previsti da normativa e assegnati alla Lista Diretta andranno distribuiti agli Eletti in proporzione ai voti ricevuti dagli elettori.

TITOLO II. – REGISTRO DELLE CANDIDATURE DIRETTE.

Art. 7.
È istituito, a cura del Ministero dell’Interno, il “Registro delle Candidature dirette” (di seguito denominato “Registro“).

Esso è organizzato per sezioni elettorali ed è di pubblico dominio.

Art. 8.
Il “Registro” è lo strumento operativo destinato alla formazione della “Lista Diretta”.
In esso sono presenti i nominativi degli aspiranti Candidati sottoposti al consenso dei Cittadini.

Art. 9
Nel “Registro” i Cittadini possono:
1. autocandidarsi in una sola Lista Diretta per ogni tipologia di consultazione elettorale;

2. esprimere o revocare  il proprio consenso agli aspiranti Candidati presenti nel “Registro” della sezione elettorale di appartenenza. 

Art. 10.
L’operatività del “Registro” è avviata dal Ministero dell’Interno un anno prima delle elezioni mediante apposito Decreto e si completa sessanta giorni prima della consultazione elettorale.
In caso di elezioni anticipate il Ministero dell’Interno attiva il “Registro” entro i tre giorni successivi alla pubblicazione del Decreto che convoca le nuove elezioni e ne garantisce l’attività fino alla data di convocazione dei comizi elettorali.

Art. 11.
Per tutto il periodo di operatività del “Registro” l’elettore può:
assegnare fino a un massimo di due consensi uno per ogni genere;
modificare la sua precedente assegnazione per un massimo di due volte.
Alla chiusura della operatività, la situazione esistente nel “Registro” viene certificata e proclamata dal Ministero dell’Interno.


Art. 12.
La graduatoria finale dei consensi nel “Registro” determina l’ordine dei candidati della relativa Lista Diretta.

L’aspirante Candidato con più consensi diventa il Candidato al Collegio uninominale o alla carica monocratica del caso.
Gli aspiranti Candidati con numero di consensi a seguire diventano, sulla base della loro posizione nella graduatoria di genere, i Candidati al Collegio Plurinominale o a carica collegiale.
A parità di consensi il Ministero dell’Interno procede per sorteggio.

Art. 13.
Eventuali ricorsi devono essere inoltrati al Ministero dell’Interno entro una settimana dalla proclamazione dei dati contestati.

TITOLO III. – NORME FINALI

Art. 14. 
Per quanto non espressamente disciplinato dalla presente legge, si applicano, in quanto compatibili, le altre disposizioni delle leggi elettorali e delle loro norme di attuazione.

Art. 15. 
l Governo è delegato a provvedere con apposito Decreto Legislativo, entro sei mesi dalla vigenza della presente legge, ad emanare le opportune norme attuative e a coordinare le procedure ed i termini della presente legge con quanto previsto dalle leggi elettorali per le analoghe disposizioni.

Presentazione condivisa

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Ogni cittadino un membro del Parlamento.

(da completare)

Qui il testo di presentazione condivisa

Seguono i testi individuali di ogni membro dell’organizzazione con le sue personali motivazioni. Ogni membro che voglia dire la sua qui, può inviare il testo (max 250 caratteri) alla Segreteria che provvederà a pubblicarlo. (questo testo è sperimentale nelle more di una decisione esplicita del gruppo secondo quanto espresso nella riunione del 13/11/22)

Dichiarazione Universale dei Diritti Umani – Storia e Traduzione

Tra i vari punti fermi che fanno da bussola per “SCELGO IO!”, vi è anche la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.

Un testo semplice in apparenza, ermetico e che potrebbe risultare scontato. In realtà, dietro questa sua apparente facilità di lettura, risiede il suo più disarmante potere: quello di essere un minimo comun denominatore tra tutti gli esseri umani.

Ecco qui la sua storia e gli articoli che lo compongono.

Buona lettura, e dicci quale valore ti ha colpito di più nei commenti!

Uno studio empirico su (s)elettori e candidati

Tra i primi a sperimentare una consulta elettorale online ci sono stati i membri del Movimento 5 stelle.

Quali procedure sono state utilizzate?

Che caratteristiche avevano i candidati?

E quali strumenti sono stati utilizzati per coinvolgere e far partecipare il cittadino?

A tutte queste domande cerca di rispondere uno studio a cura di Maria Elisabetta Lanzone.

Buona lettura, e dicci cosa ne pensi nei commenti!

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