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Il vero problema non sono i siti che si possono creare...

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Il vero problema non sono i siti che si possono creare, il vero problema siamo noi stessi, che fin dall’infanzia, veniamo istruiti della cultura del danaro e nell’ignoranza funzionale, cioè veniamo istruiti, solo di ciò che il potere vuole che noi sappiamo. Dobbiamo in realtà, abbandonare tutta la cultura che abbiamo, soprattutto quella legata al sistema monetario capitalistico. Questo tipo di cultura crea solo corruzione, nessuno rimane etico e lo vediamo ogni giorno quello che succede. I popoli di tutto il mondo, sono considerati dai potenti, semplici animali da recinto, ed è in questo modo che veniamo trattati. Noi dobbiamo cambiare mentalità. Dobbiamo smettere di credere, che siamo obbligati a lavorare, per ricevere dal padrone del recinto, quei fogli di carta stampata senza alcun valore, per poter comprare il nostro sostentamento. Dobbiamo smettere di pensare, nei termini in cui il potere ci ha insegnato. La politica dice che noi tutti, nasciamo avendo già un debito sulle nostre spalle, che non riusciremo mai a ripagare, mentre invece tutti noi, nasciamo senza nessun debito con nessuno ma nasciamo, essendo padroni di tutto ciò che esiste su questo pianeta per diritto di nascita. Un saluto amichevole.

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Gian ZanolliDino Caliman
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Grazie Giovanni grazie del tuo intervento, e mi scuso personalmente per i problemi che hai potuto avere nell'interazione con il sito. Spero che ora siano superati.
Nello specifico del tuo intervento, concordo pienamente. Non basta di certo un sito, e di per sè nemmeno una organizzazione, e forse nemmeno basterebbe tornare proprietari della moneta. Certamente il cambiamento principale è nelle nostre menti e anche nei nostri cuori.
Ma non essendo monadi separate e impermeabili sappiamo che i cambaimenti posso essere stimolati o ostacolati. Uno dei nostri compiti è lavorare in modo coordinato per stimolare i cambiamenti nella direzione da te descritta. E questo su tutti i fronti: politici, economici, culturali. Speriamo di essere un tassello significativo e positivo del grande e articolato movimento che sarà necessario per superare l'attuale sistema dominante.
Spero che ognuno di noi possa dare il suo contributo, e che questo sito possa costituire uno strumento che favorisce e stimola questo.
Un caro saluto anche a te.

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Gian ZanolliDino Caliman
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Postato dove si parlava di denaro, di quanto incidono i costi elettronici che vanno all'estero : Nessuno parla della possibilità di avere la camera di compensazione per la chiusura di tutte le operazioni economiche. Si deve però partire dalla sincronizzazione di tutti gli ENTI pubblici, dall'INPS al Fisco. Lo Stato diventerebbe trasparente nei confronti dei Cittadini. Deve dare il SW gestionale gratis a tutte le new entry e copia dello stesso alle micro e PMI che non vogliono avere problemi con Agenzia delle Entrate a posteriori. Trasparenza reciproca. Da che parte partiamo? Chi ha il coraggio di questa evoluzione politica? Vogliamo il lavoro? Mettiamo in condizione gli imprenditori di poter avere dati in tempo reale, quelli storici a cosa servono? Servono a dimostrare quanto siamo citrulli o stati... ognuno scelga l'aggettivo appropriato. Nemmeno poter sapere dove siamo e dove possiamo andare.
 
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Gian Zanolli
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Cita da Dino Caliman su 30/12/2022, 5:26 pm
DC...Nessuno parla della possibilità di avere la camera di compensazione per la chiusura di tutte le operazioni economiche....

Puoi chiarire questo punto?
intendi tutte le transazioni o "solo" quelle con lo stato?

DC Si deve però partire dalla sincronizzazione di tutti gli ENTI pubblici, dall'INPS al Fisco. Lo Stato diventerebbe trasparente nei confronti dei Cittadini.

Questo era il punto che mi fa un po temere, come scrivevo nel mio post che ti dicevo cancellato da me stesso per errore 🙂
Cioè, va benissimo se la richiesta di sincrnonizzazione è fatta in un contesto dove appunto, la trasparenza è reciproca. Mi pare che fino ad ora invece tutte le iniziative llo stato su digitalizzazione e scambio di informazioni e sincronizzazione, siano attuate soltanto per stringere il cappio del controllo attorno al collo del cittadino e delle imprese (medio piccole).
Anzi tutto il processo dovrebbe essere sotto il controllo e la sovranità ultima del cittadino. Solo allora potremmo dire "lo stato siamo noi".

Non so dirti poi, se dal punto di vista di una PMI sarebbe auspicabile un software dato dallo stato,...  specialmente se poi lo stato magari lo stesso ti contesta i dati che hai inserito attualmente. Ma magari hai ragione tu. Io non sono una PMI 🙂

 

 

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"Puoi chiarire questo punto?
intendi tutte le transazioni o "solo" quelle con lo stato?"

Tutte quelle tra aziende e cittadini in primis, poi quelle con lo Stato dovendo pagare a fine anno le giuste tasse, anche queste per default. I contributi, i costi dei servizi, le multe comprese quelle sulla viabilità ecc. Il grande vantaggio per gli imprenditori, se un cliente non ha onorato il pagamento di 5000 Euro, specialmente se bidonista, allo Stato non mancano le info per rintracciarlo e fare questo discorso: Senta, paghi quei 5000 euro, altrimenti noi non possiamo prelevare la giusta quota di tasse. Ora si deve ricorrere alla giustizia, quella non è gratis, è un costo sociale interno che possiamo evitare. A Voi poter vedere tutti quei vantaggi derivanti dalle semplificazioni burocratiche. Abbiamo già le preoccupazioni nell' adattarci alle conoscenze, da implementare nei processi lavorativi, per migliorare le condizioni delle ns famiglie, di conseguenza il benessere della società tutta. Si limitano i problemi -tentazioni- che portano alla corruzione sino a farla sparire nel tempo. Quante discussioni a vuoto in questo sistema, ci fa vivere, quanto ci serve? Costretti per ogni azione al pendolo di Foucaul posizionato all'equatore, avanti e indietro, oppure destra e sinistra, è una scelta politica, possiamo portare il pendolo al Polo, il suo moto è circolare, tutto integrato, spariscono tanti inutili problemi. Trasparenza reciproca Stato cittadini anzichè le nebbie attuali su percorsi accidentati. Abbiamo perso i veri riferimenti positivi, quelli che ci permettono di capire dove siamo e dove è possibile andare. L'ascesa positiva sperimentale di ognuno "l'ascensore del popolo" è ancora possibile utilizzando gli strumenti esistenti. Questa è la nuova frontiera politica di quel 50% che si è rifiutato di votare in questo sistema. Quì è chiamata in causa l'auto organizzazione di ben pensanti.

 

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Cita da Dino Caliman su 31/12/2022, 9:47 am

"Tutte quelle tra aziende e cittadini in primis,"

"Trasparenza reciproca Stato cittadini anzichè le nebbie attuali su percorsi accidentati. Abbiamo perso i veri riferimenti positivi, quelli che ci permettono di capire dove siamo e dove è possibile andare. L'ascesa positiva sperimentale di ognuno "l'ascensore del popolo" è ancora possibile utilizzando gli strumenti esistenti. Questa è la nuova frontiera politica di quel 50% che si è rifiutato di votare in questo sistema. Quì è chiamata in causa l'auto organizzazione di ben pensanti."

Capito. Grazie del chiarimento.
In linea di principio sono d'accordo. Il punto sta in quel "reciproco". Può essere realmente reciproca la trasparenza se il controllo di tutto l'eventuale meccanismo è demandato a rappresentanti eletti senza controllo su di loro (nè nella fase di scelta di questi rappresentanti, nè tanto meno sulle loro decisioni una volta eletti?)
Ovviamente, no.
È lo stesso problema che si pone per tutte le decisioni e i meccanismi di controllo e gli obblighi che lo stato stabilisce. In linea di principio è ovvio che lo stato (o meglio la comunità in cui viviamo) ha il diritto e direi lo scopo, di regolare i rapporti tra i suoi membri e delle loro attività. Ma dovrebbe farlo nel senso di rendere migliore la vita dei suoi membri, e nel senso valutato e deciso dai membri stessi. Se non è così, allora io, come membro di questa comunità guidata da pochi e nell'interesse di pochi, mi sento il diritto di rifiutare e di non rispettare quelle regole, e cercare tutte le scappatoie possibili. Ovvio che questo significa la legge della giungla, ma di fatto quella attuale, È una giungla.
Detto con altre parole: In linea di principio una comunità realmente democratica, dove i membri sono effettivamenteparimenti sovrani, ha il diritto di stabilire le sue regole, e i suoi membri il dovere di rispettarle. Diversamente le regole sono solo uno strumento di oppressione.
La questione ha aspetti analoghi alla idea di identità digitale generalizzata, e di relative transazioni economiche tutte digitalizzate. Questi sono strumenti di controllo. La loro "bontà" o "malvagità" dipendono da CHI ha in mano quegli strumenti, e quindi dai reali fini che i "possessori" stabiliscono e realizzano nella pratica. Finchè non saremo noi popolo, ad avere il comando, semplicemente mi opporrò alla loro implementazione.