Commenti sul contenuto della pagina, HOME - La Costituzione italiana e il sistema monetario capitalistico.
Cita da Giovanni Iannotti su 19/02/2023, 7:13 pmCommento di: Giovanni Iannotti
Secondo la nostra Costituzione, dovremmo essere noi popolo italiano a governare. Mentre invece lo facciamo fare ai ministri che eleggiamo. Continuando a mantenere attivo il sistema monetario capitalistico, noi praticamente regaliamo ai produttori di monete, tutto quello che è nostro per diritto di nascita. Praticamente noi paghiamo la mela, ai produttori di danaro, che viene prodotta dal nostro albero che si trova nel nostro giardino. Dimmi tu a questo punto, se l'umanità non è stupida a comportarsi cosi. Un saluto amichevole.
Commento di: Giovanni Iannotti
Secondo la nostra Costituzione, dovremmo essere noi popolo italiano a governare. Mentre invece lo facciamo fare ai ministri che eleggiamo. Continuando a mantenere attivo il sistema monetario capitalistico, noi praticamente regaliamo ai produttori di monete, tutto quello che è nostro per diritto di nascita. Praticamente noi paghiamo la mela, ai produttori di danaro, che viene prodotta dal nostro albero che si trova nel nostro giardino. Dimmi tu a questo punto, se l'umanità non è stupida a comportarsi cosi. Un saluto amichevole.
Cita da Gian Zanolli su 21/02/2023, 7:20 pm" governare " ..
A tanti fa paura, a qualcuno sembra un peccato di superbia, a certi ricorda il rischio e il malaffare, per molti una rottura di scatole da evitare. Meglio il lamento perpetuo e una posizione subalterna e da retrovia che illuda di non avere responsabilità e assolva.
" governare " ..
A tanti fa paura, a qualcuno sembra un peccato di superbia, a certi ricorda il rischio e il malaffare, per molti una rottura di scatole da evitare. Meglio il lamento perpetuo e una posizione subalterna e da retrovia che illuda di non avere responsabilità e assolva.
Cita da Pino Strano su 23/02/2023, 7:23 pmCommento di: Giovanni Iannotti
Secondo la nostra Costituzione, dovremmo essere noi popolo italiano a governare.Eh, purtroppo la Costituzione non è senza ambiguità. La cosiddetta "più bella del mondo", è frutto di molte mediazioni, alcune anche vagamente contraddittorie, ed è in realtà il frutto di diverse forze che si confrontavano alla fine della guerra, non tutte così limpide nel volere che il popolo avesse reale potere. Parlo dei democrastiani e dei comunisti. Entrambe le forze, in qualche modo avevano anche "timore" del popolo. Basti pensare che fino alla fine del 43, tutti erano "fascisti". E da parte democristiana (e americana) c'era il timore di una conquista comunista del potere. Quelli che più di altri erano coerenti nel volere una vera sovranità popolare erano gli Azionisti, purtroppo minoranza. Il risultato è una costituzione che mentre afferma sacri principi, immediatamente li depotenzia mettondoli sotto il controllo del potere rappresentativo e non popolare. E' tutto un "questo è sacro", " ma però". La sovranità appartiene al popolo, che però la esercita nelle forme stabilite dalla costituzione stessa, la quale è stabilita e votata e modificata dal parlamento. Il popolo può esercitare l'iniziativa di legge, ma, è il parlamento che decide su queste iniziative. Il popolo può abrogare delle leggi con referendum, ma, non può abrogare i trattati internazionali, le leggi di bilancio ecc. Per non dire di altri "dettagli" come il fatto che le leggi elettorali sono stabilite dal parlamento stesso, senza consultazione prevista per il popolo. L a corte costituzionale, che vigila sulal costituzione, è scelta dai vigilati. I rappresentanti non hanno formalmente vincoli verso gli elettori, ma li hanno di fatto verso le segreterie che decidono della loro ricandidatura (e con la attuali leggi elettorali ampiamennte incostituzionali, ricordiamocelo). La nostra costituzione , mi viene da dire, è proprio un capolavoro di ambiguità. Tanto è vero che siamo scivolati in un regime autocratico-parafascista dove il poco di sovranità che esisteva è andato a farsi benedire. Ci vorrebbe una profonda revisione di tutto il testo costituzionale, specie della seconda parte, ma non solo, per salvare i buoni principi e proteggerli dalle deviazioni, mettendo tutto sotto controllo ultimo e decisivo del popolo.
Un caro saluto anche a te.
Commento di: Giovanni Iannotti
Secondo la nostra Costituzione, dovremmo essere noi popolo italiano a governare.
Eh, purtroppo la Costituzione non è senza ambiguità. La cosiddetta "più bella del mondo", è frutto di molte mediazioni, alcune anche vagamente contraddittorie, ed è in realtà il frutto di diverse forze che si confrontavano alla fine della guerra, non tutte così limpide nel volere che il popolo avesse reale potere. Parlo dei democrastiani e dei comunisti. Entrambe le forze, in qualche modo avevano anche "timore" del popolo. Basti pensare che fino alla fine del 43, tutti erano "fascisti". E da parte democristiana (e americana) c'era il timore di una conquista comunista del potere. Quelli che più di altri erano coerenti nel volere una vera sovranità popolare erano gli Azionisti, purtroppo minoranza. Il risultato è una costituzione che mentre afferma sacri principi, immediatamente li depotenzia mettondoli sotto il controllo del potere rappresentativo e non popolare. E' tutto un "questo è sacro", " ma però". La sovranità appartiene al popolo, che però la esercita nelle forme stabilite dalla costituzione stessa, la quale è stabilita e votata e modificata dal parlamento. Il popolo può esercitare l'iniziativa di legge, ma, è il parlamento che decide su queste iniziative. Il popolo può abrogare delle leggi con referendum, ma, non può abrogare i trattati internazionali, le leggi di bilancio ecc. Per non dire di altri "dettagli" come il fatto che le leggi elettorali sono stabilite dal parlamento stesso, senza consultazione prevista per il popolo. L a corte costituzionale, che vigila sulal costituzione, è scelta dai vigilati. I rappresentanti non hanno formalmente vincoli verso gli elettori, ma li hanno di fatto verso le segreterie che decidono della loro ricandidatura (e con la attuali leggi elettorali ampiamennte incostituzionali, ricordiamocelo). La nostra costituzione , mi viene da dire, è proprio un capolavoro di ambiguità. Tanto è vero che siamo scivolati in un regime autocratico-parafascista dove il poco di sovranità che esisteva è andato a farsi benedire. Ci vorrebbe una profonda revisione di tutto il testo costituzionale, specie della seconda parte, ma non solo, per salvare i buoni principi e proteggerli dalle deviazioni, mettendo tutto sotto controllo ultimo e decisivo del popolo.
Un caro saluto anche a te.
Cita da Ospite su 23/02/2023, 9:21 pmQuello che affermi è vero. Anche se Gian Zanoli afferma un'altra verità, il potere una volta raggiunto, nessuno lo vuole mollare. Purtroppo i popoli di tutto il mondo, non soltanto il popolo italiano, sono istruiti nell'ignoranza funzionale, cioè veniamo a sapere, solo quello che il potere ci consente. Questo è il motivo principale, che non ci permette di essere uniti, (dividi et impera) chi è al potere non ci vuole sapienti, altrimenti non potrebbe governare. Ma noi dobbiamo una grande arma, suggerita da un uomo finito sulla croce circa duemila anni fa, il suggerimento è di ABBANDONARE IL DANARO E TUTTA LA CULTURA LEGATA AD ESSO. Dobbiamo soprattutto abbandonare la CULTURA LEGATA AL DANARO, poiché è quella che ci impedisce, anche solo di immaginare una società diversa, ad esempio UNA SOCIETÀ BASATA SULLO SFRUTTAMENTO GRATUITO DELLE RISORSE DEL NOSTRO TERRITORIO. RENDERE TUTTO GRATUITO PER TUTTI. questo tipo di società, non permette nessuna autorità, sia a carattere locale che nazionale. In effetti un popolo, necessita solo di leggi e di un organo che le fa rispettare, come ad esempio, un corpo di polizia tipo Carabinieri, che non fa contravvenzioni, ma impedisci anche con l'arresto, abusi e sopprusi verso i deboli. In questo tipo di società non circola il danaro, nessuno vende e nessuno compra, ma tutti lavorano per il benessere della collettività. Per approfondire l'argomento possiamo discuterne, un saluto amichevole.
Quello che affermi è vero. Anche se Gian Zanoli afferma un'altra verità, il potere una volta raggiunto, nessuno lo vuole mollare. Purtroppo i popoli di tutto il mondo, non soltanto il popolo italiano, sono istruiti nell'ignoranza funzionale, cioè veniamo a sapere, solo quello che il potere ci consente. Questo è il motivo principale, che non ci permette di essere uniti, (dividi et impera) chi è al potere non ci vuole sapienti, altrimenti non potrebbe governare. Ma noi dobbiamo una grande arma, suggerita da un uomo finito sulla croce circa duemila anni fa, il suggerimento è di ABBANDONARE IL DANARO E TUTTA LA CULTURA LEGATA AD ESSO. Dobbiamo soprattutto abbandonare la CULTURA LEGATA AL DANARO, poiché è quella che ci impedisce, anche solo di immaginare una società diversa, ad esempio UNA SOCIETÀ BASATA SULLO SFRUTTAMENTO GRATUITO DELLE RISORSE DEL NOSTRO TERRITORIO. RENDERE TUTTO GRATUITO PER TUTTI. questo tipo di società, non permette nessuna autorità, sia a carattere locale che nazionale. In effetti un popolo, necessita solo di leggi e di un organo che le fa rispettare, come ad esempio, un corpo di polizia tipo Carabinieri, che non fa contravvenzioni, ma impedisci anche con l'arresto, abusi e sopprusi verso i deboli. In questo tipo di società non circola il danaro, nessuno vende e nessuno compra, ma tutti lavorano per il benessere della collettività. Per approfondire l'argomento possiamo discuterne, un saluto amichevole.