Forum Pubblico MenuNavigazione forumForumAttivitàAccessoForum breadcrumbs - Sei qui:ForumForum pubblico: TAVOLA ROTONDA REFERENDUMRelazione di Giannantonio ZanolliScrivi RispostaScrivi Risposta: Relazione di Giannantonio Zanolli <blockquote><div class="quotetitle">Cita da <a class="profile-link highlight-default" href="#">Pino Strano</a> su 15/03/2023, 3:05 pm</div><p>Innanzi tutto, ribadisco i complimenti già espressi in altra sede per l'ottimo e grande lavoro compilativo, utilissimo come riferimento per chi voglia approfondire la materia. E anche per i contenuti originali da te espressi.<br /><br />Qui voglio solo segnalare un punto che si riferisce alla diapositiva 47 (!), quella intitolata:<br />RIEPILOGO STORICO SINTETICO DELLE MIGLIORIE PROPOSTE DAI PARLAMENTARI.<br /><br />Nell'ultimo punto riporti tra quelli valutati positivamente:<br />- Giudizio Ammissibilità della C.C.: precedente alla raccolta firme.<br /><br />A leggere il testo di Besostri questo punto appare in contraddizione con la funzione della C.C., che si esprime sulla costituzionalità di una legge quando essa è approvata, e non prima. Anche secondo me questo è vero. Tecnicamente, dico. (devo ribadire che sono un profano e che il mio giudizio, tecnicamente, vale poco più di nulla?)<br /><br />Ma la "positività" di quel punto da te citato, esiste anche per me. Nel senso che è abbastanza assurdo che si metta in moto tutto un meccanismo dispendioso di energie, denaro, tempo per costituire comitati promotori, vidimare i moduli , canpagna propaganda per raccogliere firme e la raccolta delle stesse, raccogliere certificazioni, ordinare e consegnare i moduli, valutarne la validità, fare campagna elettorale, spendere altre risorse per lo svolgimento dei referendum, lo scritunio e quanto altro, per poi scoprire che quella legge viene annullata per via di un giudizio costituzionale a posteriori. Tanto vale farlo prima.<br /><br />Ma qui c'è però un altro discorso. Perchè mai la Corte Costituzionale dovrebbe prevalere sul giudizio e la volontà popolare? Se quella legge dovesse avere una valenza costituzionale, vuol dire forse che il popolo non può presentare proposte di legge a valenza costituzionale?<br />Già oggi, non è vietato che venga presentata una proposta di Legge di Iniziativa Popolare (LIP) che avesse valenza costituzionale. Certo quella LIP, sarebbe poi eventualmente discussa in parlamento, secondo iter normale, e il Parlamento può modificare la Costituzione. Mentre il Popolo no. Che strana, la nostra "democrazia", dove il popolo è messo sotto tutela del parlamento, e lo stesso parlamento sotto tutela della Corte e non sotto tutela del Popolo tutto! Solo nel caso in cui le modifiche non fossero approvate da una maggioranza dei due terzi del parlamento, si può (badate bene non è obbligatorio, va richiesto) dare origine a un referendum "costitutivo", come lo chiama Besostri.<br /><br />In sostanza, questo ultimo punto della diapo 47, va bene solo se si tiene conto della attuale (negativa) situazione, in cui appunto la C.C. può vanificare tutto l'ambaradan messo in piedi per il referendum.<br /><br />Ma, in realtà, penso che la Corte dovrebbe pronunciarsi prima, per valutarne la valenza costituzionale o meno, solo a puro titolo informativo, o di definizione della natura della consultazione, come fa la commissione Affari costituzionali, quando valuta se una proposta di legge ha o non ha una tale natura, nel qual caso al parlamento viene richiesta una procedura specifica per le modifiche costituzionali.<br />Ma questo vale per il parlamento, fatto da rappresentanti che non sono la fonte della sovranità, e per questo è giusto che essi abbiano limiti al loro potere. Ma limitare il potere del popolo, questo, questo è qualcosa che non si può chiamare democrazia.<br /><br />Certo, anche il popolo, può sbagliare. Come qualsiasi sovrano. Ma che sovrano è un sovrano che deve chiedere il permesso (non un consiglio, ma proprio un consenso) a un supposto suo superiore prima di prendere una decisione?<br /><br />Come ho detto molte altre volte, la democrazia è un rischio. Ma se non si vuole correre questo rischio, allora, semplicemente, ci si dovrebbe interrogare sul proprio presunto ritenersi democratici.<br /><br /><br /><br /><br /><br /><br /></p></blockquote><br> Annulla