Forum Pubblico MenuNavigazione forumForumAttivitàAccessoForum breadcrumbs - Sei qui:ForumForum pubblico: Forum pubblico per tuttiIl vero problema non sono i siti …Scrivi RispostaScrivi Risposta: Il vero problema non sono i siti che si possono creare... <blockquote><div class="quotetitle">Cita da <a class="profile-link highlight-default" href="#">Pino Strano</a> su 31/12/2022, 11:54 am</div><blockquote> <div class="quotetitle">Cita da <a class="profile-link" href="https://www.scelgoio.org/cultura-democratica/forum-pubblico/profile/dino-caliman/">Dino Caliman</a> su 31/12/2022, 9:47 am</div> <p>"Tutte quelle tra aziende e cittadini in primis,"<br /><br />"Trasparenza reciproca Stato cittadini anzichè le nebbie attuali su percorsi accidentati. Abbiamo perso i veri riferimenti positivi, quelli che ci permettono di capire dove siamo e dove è possibile andare. L'ascesa positiva sperimentale di ognuno "l'ascensore del popolo" è ancora possibile utilizzando gli strumenti esistenti. Questa è la nuova frontiera politica di quel 50% che si è rifiutato di votare in questo sistema. Quì è chiamata in causa l'auto organizzazione di ben pensanti."<br /><br />Capito. Grazie del chiarimento. <br />In linea di principio sono d'accordo. Il punto sta in quel "reciproco". Può essere realmente reciproca la trasparenza se il controllo di tutto l'eventuale meccanismo è demandato a rappresentanti eletti senza controllo su di loro (nè nella fase di scelta di questi rappresentanti, nè tanto meno sulle loro decisioni una volta eletti?)<br />Ovviamente, no.<br />È lo stesso problema che si pone per tutte le decisioni e i meccanismi di controllo e gli obblighi che lo stato stabilisce. In linea di principio è ovvio che lo stato (o meglio la comunità in cui viviamo) ha il diritto e direi lo scopo, di regolare i rapporti tra i suoi membri e delle loro attività. Ma dovrebbe farlo nel senso di rendere migliore la vita dei suoi membri, e nel senso valutato e deciso dai membri stessi. Se non è così, allora io, come membro di questa comunità guidata da pochi e nell'interesse di pochi, mi sento il diritto di rifiutare e di non rispettare quelle regole, e cercare tutte le scappatoie possibili. Ovvio che questo significa la legge della giungla, ma di fatto quella attuale, <strong>È</strong> una giungla.<br />Detto con altre parole: In linea di principio una comunità realmente democratica, dove i membri sono effettivamenteparimenti sovrani, ha il diritto di stabilire le sue regole, e i suoi membri il dovere di rispettarle. Diversamente le regole sono solo uno strumento di oppressione.<br />La questione ha aspetti analoghi alla idea di identità digitale generalizzata, e di relative transazioni economiche tutte digitalizzate. Questi sono strumenti di controllo. La loro "bontà" o "malvagità" dipendono da CHI ha in mano quegli strumenti, e quindi dai reali fini che i "possessori" stabiliscono e realizzano nella pratica. Finchè non saremo noi popolo, ad avere il comando, semplicemente mi opporrò alla loro implementazione.</p> </blockquote> <p> </p></blockquote><br> Annulla