chisiamo
Regolamenti
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Regole di riunione con modalità dd
-Il tempo previsto per la durata dell’incontro, detratto di un 10% destinato al lavoro di segreteria, e quello per eventuale relazione inziale, viene suddiviso tra tutti i presenti e ciascuno ne diventa “sovrano”. Egli potrà a suo insindacabile giudizio:
a) usarlo direttamente
b) cederlo ad altri in tutto o in parte.–La segreteria tiene il rendiconto della utilizzazione del tempo di ciascun partecipante e delle eventuali cessioni o acquisizioni di tempo limitando di conseguenza l’uso della risorsa tempo a chi ne dispone.
– La segreteria tiene l’elenco delle richieste a parlare, delle richieste di deliberazione e delle richieste di m.d’ordine.
– Gli interventi si prenotano alla segreteria richiedendolo con messaggio nella chat – (questo per consentire di non perdere l’ordine delle prenotazioni). -L’intervento avrà la durata massima pari al valore della risorsa tempo a lui assegnata o frazione di essa.
– La cessione di tempo da un partecipante a un altro va dichiarata alla segreteria verbalmente o sulla chat.
– Le interruzioni del parlante, o interlocuzioni a lui dirette, non sono ammesse, ma possono essere richieste, segnalandolo al parlante (attraverso la manina gialla della chat video). E’ facoltà del parlante consentirle o meno. Nel caso accettate esse sono a carico del parlante.
-Eventuali Proposte-Documenti per una “deliberazione” del tavolo vanno sempre presentate in forma scritta. La discussione avverrà nell’ambito dei rispettivi tempi già assegnati. Il tempo della votazione e scrutinio è a carico della segreteria.
– Può essere presentata una mozione d’ordine, al fine di proporre un cambiamento della segreteria, o l’espulsione di uno dei partecipanti. La discussione e la votazione sulla m.d’o. avviene immediatamente, non appena si conclude l’intervento o la votazione in corso.
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Regolamento Generale
Regole di riunione con modalità dd
-Il tempo previsto per la durata dell’incontro, detratto di un 10% destinato al lavoro di segreteria, e quello per eventuale relazione inziale, viene suddiviso tra tutti i presenti e ciascuno ne diventa “sovrano”. Egli potrà a suo insindacabile giudizio:
a) usarlo direttamente
b) cederlo ad altri in tutto o in parte.
–La segreteria tiene il rendiconto della utilizzazione del tempo di ciascun partecipante e delle eventuali cessioni o acquisizioni di tempo limitando di conseguenza l’uso della risorsa tempo a chi ne dispone.
– La segreteria tiene l’elenco delle richieste a parlare, delle richieste di deliberazione e delle richieste di m.d’ordine.
– Gli interventi si prenotano alla segreteria richiedendolo con messaggio nella chat – (questo per consentire di non perdere l’ordine delle prenotazioni). -L’intervento avrà la durata massima pari al valore della risorsa tempo a lui assegnata o frazione di essa.
– La cessione di tempo da un partecipante a un altro va dichiarata alla segreteria verbalmente o sulla chat.
– Le interruzioni del parlante, o interlocuzioni a lui dirette, non sono ammesse, ma possono essere richieste, segnalandolo al parlante (attraverso la manina gialla della chat video). E’ facoltà del parlante consentirle o meno. Nel caso accettate esse sono a carico del parlante.
-Eventuali Proposte-Documenti per una “deliberazione” del tavolo vanno sempre presentate in forma scritta. La discussione avverrà nell’ambito dei rispettivi tempi già assegnati. Il tempo della votazione e scrutinio è a carico della segreteria.
– Può essere presentata una mozione d’ordine, al fine di proporre un cambiamento della segreteria, o l’espulsione di uno dei partecipanti. La discussione e la votazione sulla m.d’o. avviene immediatamente, non appena si conclude l’intervento o la votazione in corso.
Motivazioni, fini e metodi
MOTIVAZIONI.
Da tempo la situazione della Nazione Italia è in via di progressiva e continua degenerazione. Se, teoricamente, la nostra dovrebbe essere una democrazia, un sistema cioè dove il potere dovrebbe essere del Popolo, nei fatti al Popolo viene solo concesso il diritto di scegliere chi lo comanda. E anche questo solo apparentemente, poiché la rosa della scelta è determinata dalle segreterie dei partiti le quali, a loro volta, obbediscono ad esigenze di interessi occulti (multinazionali? lobby massoniche e sataniste? deep state anglo-sionista? piramidi mafiose internazionali?). I risultati ottenuti si vedono e di certo non favoriscono né lo sviluppo né il miglioramento delle condizioni generali di vita. La concentrazione delle ricchezze e del potere nelle mani di pochi non si è mai arrestata.
Negli ultimi 20 anni diverse formazioni politiche hanno cercato di rappresentare il bisogno di cambiamento e di democrazia reale; tutte hanno fallito l’obbiettivo perché, prima o poi, si sono trasformate in strumenti al servizio dello stesso potere che intendevano combattere. Le ragioni di questo sono molte ma, a nostro avviso, la principale è questa:
La struttura di queste forze, che pure dichiaravano di essere per la democrazia e la sovranità popolare, era invece simile a quella dei partiti di sistema: piramidale, verticistica e spesso proprio francamente personalistica. Sostanzialmente non democratica. Il controllo di queste forze era nelle mani di pochi e quindi, di fatto, soggetto alle fragilità e al tradimento di questi pochi.
FINI.
Il nostro fine è quindi quello di instaurare, per la prima volta in Italia, un sistema veramente democratico nel quale la sovranità del Popolo non sia una parola vuota, ma praticata con tutti gli strumenti (tecnici e normativi) che saremo capaci di inventare.
Per questo ci stiamo impegnando a costruire un’organizzazione politica che mantenga il controllo delle sue scelte nelle mani dei membri della organizzazione stessa. Un’organizzazione democratica per la democrazia che pratichi quello che predica.
La nostra idea di democrazia è quella di un processo in continuo divenire ed ha infinite possibilità e forme di realizzazione. Non è uno stato da raggiungere una volta per tutte. È un processo di continua ricerca di strumenti che consentano, al massimo possibile di efficienza, l’esercizio della sovranità dei membri su tutte le forme di potere che l’organizzazione è in grado di realizzare.
Se non riusciamo a costruire al nostro interno una simile organizzazione, di certo non potremo pensare di realizzarla nella nazione Italia o in altre istituzioni.
METODI.
La nostra costante irrinunciabile è che il controllo ultimo sulle scelte sia nelle mani dei suoi membri. Sono loro che decidono le forme e gli strumenti organizzativi, le tipologie di funzioni, gli incarichi e gli incaricati e le modalità di scelta e controllo. Statuti, regolamenti, procedure sono sempre sotto il controllo diretto dei membri.
I metodi per realizzare la vera isegoria (nel senso ampio di parità dei diritti politici) all’interno della nostra organizzazione, non sono definitivi, ma dipenderanno dalle scelte degli associati.
Potranno adattarsi all’ampiezza della organizzazione stessa e dipenderanno sia dagli strumenti tecnici che costruiremo sia dai mezzi, anche economici, che potremo acquisire, sia, soprattutto, dalle idee e capacità che emergeranno.
Di certo, non troverete qui cose simili allo “ius primae noctis” (che spesso trovate in altre associazioni), per cui i soci fondatori hanno un ruolo e potere maggiore dei soci che si aggiungono successivamente. Dal momento in cui farete parte del gruppo, sarete un “co-sovrano” al pari di tutti gli altri membri e da subito potrete godere degli stessi diritti di parola, proposta, decisione, esecuzione e controllo per il governo della associazione stessa. Gli incarichi di ogni forma sono sempre aperti a nuove candidature e alla espressione e modifica della propria delega. Qui, “uno vale uno” non è uno slogan di facciata, ma pratica quotidiana.
[Testo approvato nella riunione del 08/01/2023]
Benvenuto in “SCELGO IO!”
Benvenuto in “SCELGO IO!”. Se ti incuriosisce il nome di questo sito, sappi che deriva dalla convinzione che ogni Cittadino possa “scegliere” e decidere su qualsiasi cosa che lo riguardi.
Se pensi di avere il diritto di decidere in prima persona sulle scelte che riguardano la tua esistenza e senza l’obbligo di intermediari che decidono per te, allora sei nel posto giusto. Infatti “Scelgo Io!” vuole essere un’organizzazione che consenta a tutti i suoi membri di esprimersi e decidere direttamente su ogni aspetto della sua attività.
Per saperne di più…
Presentazione di Pino Strano
Mi definisco un democratico diretto. Dal 13 luglio 1993.
Sì, era un pomeriggio caldo e avevo appena realizzato la mia prima connessione a una rete telematica amatoriale, con un modem a 1200 baud. Internet stava ancora in poche università e enti statali.
Parallelamente si diffondevano le reti amatoriali che viaggiavano su commutata (!). Fidonet, Freaknet… Lì si potevano trovare delle “aree” di discussione e chat, dove tutti potevano scrivere e leggere le cose di tutti.
Di colpo sentii che l’utopia di un sistema dove ogni singolo cittadino poteva conoscere gli affari di governo e dire la propria e proporre e decidere direttamente, era possibile, superando l’obbligo delle delega di rappresentanza.
Fu come una scossa e da quel giorno non ho più abbandonato l’idea, e oggi posso dire che tutti gli ostacoli tecnici sarebbero superabili. Rimagono gli ostacoli cognitivi, emotivi e quelli costruiti ed incrementati ad arte da coloro che detenedo il potere non vogliono affatto la democrazia.
Da quel giorno, molte riflessioni sono seguite. E diversi tentativi di realizzare una vera organizzazione democratica sotto il controllo dei membri. Chi vuole conoscere l’evoluzione del mio pensiero e della mia storia può consultare il mio blog www.pinostrano.it/blog.
Molte le ragioni per cui noi (i democratici diretti sono nel frattempo divenuti un numero anche consistente) abbiamo fallito. Ma considero questi delle tappe sul percorso, che è l’unico che abbia una probabilità di cambiare lo stato di schiavi sostanziali nel quale noi comuni cittadini viviamo.
“Scelgo Io!” nasce con il carico di esperienze realizzate da diverse persone impegnate da molto tempo su questo fronte. Il risultato non lo possiamo prevedere. Ma non abbiamo altre strade che riprovare.
Presentazione di Luciano Grandis
Quando, anni or sono, m’imbattei in questa locandina rivoluzionaria della Francia del 1793: “Qui ci si onora del titolo di Cittadino”, fui subito colpito dal verbo “onorare”.
Esso indicava un nuovo titolo nobiliare, prima inesistente: quello del Cittadino. Titolo contrapposto al Re, al Clero, ai Duchi ed ai Conti, a quelli che, allora come oggi, esercitavano il potere e lo amministravano per gli “inferiori”, il gregge, il popolo che non sa.
E allora mi accorsi che, dopo oltre due secoli, non è cambiato nulla: continuiamo a contare niente, a non poter decidere, a non poter scegliere, a non esercitare il nostro onore di “citoyen” con l’aggravante dell’illusione di poterlo fare. Eppure, quel titolo aveva, e dovrebbe ancor oggi avere, una portata enorme: consentire ai nuovi Sovrani di prendere direttamente decisioni su tutto quello che li riguarda poiché, avendolo tutti, indistintamente, garantiva l’uguaglianza e la libertà.
“Scelgo Io!” aspira proprio a questo: inserire direttamente il Cittadino nella responsabilità amministrativa; senza intermediari. Ma non solo a parole, cosa che non sarebbe per nulla nuova, ma nei fatti: a cominciare dalla struttura ed organizzazione interna dell’associazione.
“Scelgo Io!”, per come la vedo io, vuol dimostrare che la democrazia diretta non solo è auspicabile ma è fattibile. Da subito. Vuol dimostrare infine, una volta per tutte e dopo le amarissime delusioni di quest’ultimo decennio, che se non si è democratici diretti nel cuore ed all’interno della comunità, è impossibile proporlo all’esterno.
Nessun capo anzi, meglio, tutti capi, tutti “citoyen” che si onorano di esercitare, con orgoglio, la loro sovranità. Per questo mi piace.
Presentazione condivisa
(da completare)
Qui il testo di presentazione condivisa
Seguono i testi individuali di ogni membro dell’organizzazione con le sue personali motivazioni. Ogni membro che voglia dire la sua qui, può inviare il testo (max 250 caratteri) alla Segreteria che provvederà a pubblicarlo. (questo testo è sperimentale nelle more di una decisione esplicita del gruppo secondo quanto espresso nella riunione del 13/11/22)