A proposito di uguaglianza del diritto alla rappresentanza:
Art. 48 Costituzione: ..”Il voto è personale ed eguale, libero e segreto” …
TUEL AGGIORNATO AL 2022
https://dait.interno.gov.it/documenti/tuoel-giugno-2022.pdf
Articolo 37 Composizione dei consigli. Valore nominale Consigliere comunale rif. Abitanti
Il consiglio comunale è composto dal sindaco e:
a) da 60 membri nei comuni con popolazione 1.000.000:60= abit. 16.666
superiore ad un milione di abitanti;
b) da 50 membri nei comuni con popolazione 500.000:50= abit. 10.000
superiore a 500.000 abitanti;
c) da 46 membri nei comuni con popolazione 250.000:46= abit. 5.435
superiore a 250.000 abitanti;
d) da 40 membri nei comuni con popolazione 100.000:40= abit. 2.500
superiore a 100.000 abitanti o che, pur avendo
popolazione inferiore, siano capoluoghi di provincia;
e) da 30 membri nei comuni con popolazione 30.000:30= abit. 1.000
superiore a 30.000 abitanti;
f) da 20 membri nei comuni con popolazione 10.000:20= abit. 500
superiore a 10.000 abitanti;
g) da 16 membri nei comuni con popolazione 3.000:16= abit. 188
superiore a 3.000 abitanti;
h) da 12 membri negli altri comuni 2.999:12= abit. 250
Se applichiamo la logica riferita ai votanti, per cui uno stesso numero di elettori dovrebbe avere almeno lo stesso potere di iniziativa legislativa del rappresentante che riescono ad eleggere, alle ultime elezioni politiche nazionali ci sono stati votanti: 29 413 657 : 400 ( deputati ) = 73.400 voti è il valore reale di un deputato. Lo stesso numero di firme (73.400) dovrebbe permettere agli stessi Cittadini di presentare una Proposta legislativa per il livello nazionale.
Oggi invece servono 500mila firme per presentare la proposta di referendum abrogativo (art. 75).
Pertanto a Piossasco, 18.600 abitanti, un consigliere rappresenterebbe 18.600:16 = 1.169 residenti. Se il calcolo invece si facesse sugli abitanti aventi diritto, circa 12.000, il numero dei rappresentati scenderebbe a 750. Seguendo il concetto di equivalenza tra l’iniziativa di un consigliere e quella diretta popolare, sarebbero necessarie da 750 a 1.169 firme per far scattare uno strumento di democrazia diretta. Stante la mia esperienza sono decisamente troppe. Il discorso cambierebbe di molto se si ragionasse a) sugli aventi diritto (e non sulla popolazione complessiva) e b) sull’affluenza alle ultime elezioni amministrative. Nel caso concreto a Piossasco, alle ultime comunali, votò il 51% degli aventi diritto. Quindi un attuale consigliere “pesa” circa 12.000*51%/16 = 383 cittadini. Un qualsiasi strumento di democrazia diretta pertanto potrebbe venire innescato da 383 firme. Più che fattibile e perfettamente coerente col “peso” di un consigliere.